Perimplantite: quali sono i sintomi, le cause e la cura migliore?

La perimplantite è una malattia infettiva che può portare alla perdita dell’impianto. Scopri i primi sintomi e come curarla in tempo!

La perimplantite è una malattia infettiva associata alla placca, che può portare alla perdita di un impianto dentale. La patologia colpisce i tessuti molli della gengiva, i tessuti duri dell’osso, che si trovano attorno agli impianti dentali, e causa il riassorbimento osseo. 
Purtroppo, la perimplantite non provoca dolore e per questo è necessario conoscere bene i suoi sintomi e come prevenirla al meglio!

Dalla mucosite alla perimplantite: i 5 sintomi a cui fare attenzione! 

Esistono due malattie peri-implantari: la mucosite e la perimplantite. La mucosite è un’infezione dei tessuti, della gengiva e dell’osso che circondano un impianto dentale. Se non viene curata in modo tempestivo e adeguato porta alla perimplantite.

Per fortuna, se si riconoscono i sintomi della mucosite, è facilmente reversibile. Infatti, per trattarla, basterà rimuovere la placca e seguire le istruzioni di igiene orale in modo corretto e quotidiano. Può essere necessario rimuovere la protesi dentale, per facilitare la rimozione della placca. 

Ma quali sono i 3 sintomi iniziali a cui prestare attenzione per evitare la perimplantite? 

  • Il sanguinamento delle gengive
  • Il gonfiore delle gengive 
  • L’infiammazione gengivale

Per fare una comparazione, possiamo dire che la mucosite sta alla perimplantite, come la gengivite sta alla parodontite. In entrambi i casi, intercettare la malattia in modo tempestivo, può proteggerci da trattamenti più invasivi in futuro e da una eventuale caduta del dente o dell’impianto. 

Se non si riesce a intercettare in tempo la malattia, questa si evolverà nella perimplantite. Di seguito vediamo i 2 sintomi più gravi

  • cambiamento colore della gengiva: può essere più chiara o più scura rispetto alla colorazione della bocca 
  • pus

Perimplantite: dalle cause alla cura 

La principale causa della perimplantite è un accumulo di placca batterica, spesso effetto di una scarsa igiene orale domiciliare e professionale. Esistono poi altri fattori di rischio collegati alla perimplantite: 

  • una parodontite precedente 
  • il fumo 
  • la radioterapia o la chemioterapia 
  • le malattie sistemiche (diabete, osteoporosi , problemi di tiroide ed epatite) 
  • scorretto posizionamento dell’impianto
  • la presenza di cemento residuo (se le protesi sono cementate)
  • la mancanza di gengiva cheratinizzata  

Per trattare la perimplantite in una fase più acuta della malattia, sarà necessario ricorrere alla terapia chirurgica

  1. chirurgia resettiva: prevede l’eliminazione del tessuto di granulazione causato dalla contaminazione batterica e la rimozione delle tasche perimplantari 
  2. rimodellamento chirurgico dei tessuti duri 
  3. implantoplastica della superficie implantare, per evitare una futura contaminazione batterica 

Qualora la perdita ossea sia superiore al 50% della lunghezza dell’impianto, potrebbe essere necessaria la sua estrazione e poi la rimozione del tessuto di granulazione, per facilitare la guarigione.  

Se pensi che potresti soffrire di perimplantite, è importante andare subito da un professionista  e intercettare il prima possibile questa malattia silenziosa. 

Contattami per un consulto medico, insieme individueremo la terapia più adeguata per la tua situazione.

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